giovedì 12 aprile 2012

Pseudo-Recensione "Il Principe dei Fulmini" di Mark Lawrence



Autore: Mark Lawrence
Titolo: Il Principe dei Fulmini
Prezzo: € 9.90
Editore: Vertigo

Salve a tutti e ben trovati, rieccomi con una dilapidante pseudo-recensione (che poi è meno recensione delle altre in quanto non solo è un arraffazzonato ammasso di parole incollate con lo sputo ma anche un arraffazzonato ammasso di parole non completo) questa volta infatti ho scovato un libro (e grazie al cazzo mi direte, l’hanno scovato i migliaia il tuo minchia di libro) che vale la pena di essere letto, e la vale per alcuno motivi:

1) si legge in un pomeriggio, quindi se si desidera uno spuntino librario è ottimo;
2) è scorrevole e non annoia;
3) la trama (per quanto non un caposaldo dell’innovazione) è ben gestita.

Quindi non farò troppe anticipazioni di trama, anche perché posso dire tutto quello che voglio senza anticipare (non troppo almeno). Ma ora bando ad inutili ciance e veniamo a noi, vi presento un essere quasi umano noto con il nome di “principe dei fulmini!” (almeno in Italia).

Punto 1 Il titolo:

Il titolo originario dell’opera era “prince of thorns” che tradotto dovrebbe essere “il principe delle spine o il principe di spine”. Ora, tale titolo ha un suo senso all’interno dell’opera, sia per gli eventi narrati che perché il nostro protagonista viene chiamato in quel modo in alcune occasioni, allora, fottutissimo cazzo, perché!?, PERCHE’? perché chiamarlo “il principe dei fulmini”? per quale fottuto motivo? Perché il fulmine è più gnokkkkooooooooo delle spine? Perché vende di più? Ma andate a fare in culo!

Fanculo!!!

Punto 2 il mondo:

Di seguito inserirò una mia personale interpretazione del mondo del libro, o meglio descriverò quello che è presentato e ne darò le mie conclusioni, naturalmente leggendolo vi toglierete un bel po’ del gusto di lettura in quanto si rivelano meno imprevedibili espedienti e situazioni della narrazione.

Quindi, se doveste leggere il punto 2, bè, cazzi vostri, io vi ho avvisato.

Il mondo, almeno quello disegnato nella cartina, assomiglia alla Francia del nord, similare alla Normandia e regioni limitrofe, in esso almeno un centinaio di nobilotti e signorotti locali che si fanno chiamare re lottano fra loro in un perenne conflitto detto “guerra dei cento” che dovrebbe prima o poi portare una casata alla vittoria finale e quindi al potere su tutti i cento regni, quindi far sorgere un imperatore.

Bene questo è ciò che si dice in soldoni nell’opera, ma ora veniamo a noi, o meglio veniamo a ciò che ho intuito, siamo nel futuro, dopo la terza guerra mondiale che ha annientato la civiltà come la conosciamo e rigettato il mondo in un medioevo post atomico senza pistole ma con tante spade, i nobilotti sono arroccati in fortezze di cemento armato costruite in previsione dell’attacco atomico e sopravvissute allo stesso, i mostriciattoli che si trovano in giro, così come i negromanti sono un sottoprodotto dell’esposizione ad armi chimiche e nucleari ed il castello imprendibile viene abbattuto da una bomba atomica custodita in un deposito d’armi non svuotato e sorvegliato da un computer senziente.

Post apocalisse con le spade!!!

Punto 3 il metodo di scrittura:

Il libro è scritto in prima persona, in pratica è come se il protagonista stesse scrivendo la sua storia dopo averla vissuta. Partiamo da un presupposto, mi fa cagare il cazzo un simile metodo di narrazione. Si, perché, signori miei, ma che cazzo volete che capiti al nostro protagonista se ci sta raccontando lui la storia? È semplice logica, ma è così. Altra nota dolente del metodo è che di solito (di solito) non consente grandi descrizioni con il brutto risultato che molti particolari sono abbozzati e non descritti. Un compare del protagonista ad esempio, si dice che è alto, pieno di muscoli, e con la risata raschiante, magari che ha qualche cicatrice. E poi? Che è cattivo brutale e scemo, e poi? Potrebbe andare (e dico potrebbe perché a mio parere è poco descritto) per un secondino di guardia ad una porta, ma non per un personaggio che ci portiamo dietro per trecento pagine

Cosa vedo!? è forse un eroe che scrive le sue memorie?
Tremo al sol pensiero di cosa potrà accadergli di male durante le sue avventure già vissute!!!
Di certo morirà ...

Sempre da imputarsi ad un simile metodo di scrittura è non capire come minchia sia fatto il protagonista per un numero troppo lungo di pagine.

Intendiamoci, parere mio, ma ho avuto, leggendo, la sensazione di vagare in un mondo poco definito, non basta dire che un personaggio è brutale e raccontare due aneddoti su di lui per renderlo brutale, bisogna mostrare la sua brutalità, fargli compiere quelle azioni brutali che si racconta che abbia compiuto. Di azioni brutali se ne vedono anche troppe nel libro, non sono quelle a mancare, è che a compierle è principalmente il protagonista.

Stessa cosa dicasi per le fortezze, i villaggi, i paesi, le città, non basta dire, “Paese” e voilà il paese è bello e pronto nella mente del lettore, un minimo di descrizione sarebbe gradita ogni tanto. Le descrizioni però cozzano con la tipologia di narrazione (in prima persona) e quindi? Non lo so, io non la utilizzerei per un libro fantasy in cui la descrizione serve e molto, meglio per qualcosa di ambientato nel mondo “Reale”, ma anche qui, è un mio parere, e libri come “hunger games” ed “il principe dei fulmini” che hanno venduto milioni di copie mi mandano a fare in culo in mezzo peto-secondo.

Paese!!! no, non funziona, il risultato è ... nebbioso ... magari se dico com'è questo fottuto paese ...

Punto 4 i Personaggi:

Personaggi, si incontra un numero medio di personaggi nell’arco narrativo, ma alla fine quelli utili sono Makin, il Nubano, Rike, Burlow il grasso, Padre Gomst, Kent il rosso, tutore Lundist, conte Renar, Sageous, Katherine, Gorgoth, Corion, Re Olidan, Principe Honorius Jorg Ancrath. Contate che questi, a parte le comparse, sono praticamente tutti:

Makin: è ( anticipazioni di trama) l’ex capo delle guardie di re Olidan, per tutto il libro segue Jorg ovunque egli vada e combattendo con lui, a volte anche contro di lui, insomma, principalmente combatte.

Il Nubano: lui è nero ed ha i denti bianchi, è il mio personaggio preferito e, bè, uno dei pochi che fa qualcosa che può fare solo lui, ma probabilmente ve lo ricorderete perché è nero ed ha i denti bianchi.

Il Nubano!!! Cazzo no! Mi sono sbagliato, è lo stregatto di Alice ...

Rike: lui è grosso, brutale, ed ama razziare cadaveri, non fa altro che essere rozzo, brutale, razziare cadaveri e ridere in modo strano.

Burlow il grasso: è grasso e uccide.

Padre Gomst: un prete incapace il cui scopo è essere venduto.

Kent il rosso: detto il rosso perché una volta ha sbudellato sei persone coprendosene del sangue. Uccide, stupra e brucia.

Tutore Lundist: un giapponese che sa le arti marziali e Platone, insegna al giovane Jorg (a circa sei sette anni) tutto quello che si può pensare di insegnare e ne riceve in cambio (anticipazione di trama) una condanna a morte.

Conte Renar: è un nobile che uccise il fratello e la madre di Jorg (allerta, anticipazioni!) ed è anche il fratello di suo padre, che bella famiglia.

Sageous: stregone al soldo di re Olidan, anche se più probabilmente lo controlla, è un tizio con gli occhi marroni da mucca (parole dello scrittore, non mie) che ti blocca con un gesto e ti fa venir sonno, di più non si sa.





Una Mucca!!! Aiutatemi! ha lo stesso sguardo di Sageous!!! Sono già avvinto dal suo potere terribile!!!
Ma come cazzo si fa!

Katherine: l’unica donna del libro in pratica, (anticipazioni di trama) un po’ odia e un po’ è infatuata di Jorg, cerca anche di ucciderlo, come tutti del resto e lui, non la uccide (primo caso in cui non uccide qualcuno) ma le spacca solo un vaso in testa.

Gorgoth: un mostro ( allerta, anticipazioni) originato dall’esposizione di umani a radiazioni ed agenti patogeni, il suo scopo principale è essere grosso, far a pezzi cose e prendersi frecce.

Corion: Un altro stregone, probabilmente più forte di Sageous, è al soldo del Conte Renar anche se più probabilmente lo controlla.

Re Olidan: lui è il re, ha gli occhi azzurri ed è il re, è cattivo e (anticipazioni di trama) pugnala suo figlio cercando di ucciderlo, un po’ come tutti.

Principe Honorius Jorg Ancrath: lui è il nostro protagonista, ed è pazzo, sadico, uno stupratore, un piromane, un folle e conoscitore di Erodoto e Platone, acculturato, con i ricci e gli occhi verdi. Sua caratteristica principale è il farsi odiare da tutti ed il portare tutti a cercare di ucciderlo, questo lo porta ad uccidere tutti quelli che lo circondano. Ma proprio tutti, e lo fa con una leggerezza disarmante ed il tutto a quattordici anni. Si, perché a quattordici anni è uno e ottanta, pieno di muscoli e più cattivo che mai, non chiedetemi come sia possibile. State attenti, lui le ha fatte tutte, lobotomizzato preti, fatto esplodere bombe atomiche, stuprato minorenni e vecchie, tortura persone ed è piuttosto bravo nel farlo, ci ha provato con un cadavere con l’intenzione di scoparselo, ha bruciato villaggi, sbudellato amici, nemici, parenti, cugini, zii, tentato di scoparsi la zia, ha ucciso gente già morta e ne ha mangiato il cuore, è pratico nello strappare il cuore alle persone(parole sue), ha sterminato regni, insomma, lui è fottutamente cattivo così cattivo che se provate ad odiarlo vi ucciderà e lui lo farà perché gli piace.

E' lui!!! il Principe dei Fulmini (spine)!!! fuggiamo o ci ucciderà tutti!!!
Perché?
Perché è kkkkkkkkkkkkkattivooooooooooooooo!!!

Piccola postilla, avrete notato che si, sono tutti caratterizzati da due caratteri a stento ed avrete notato ancora di più che c’è sono una signora, bene, sappiate che la nostra carissima c’è per pochissime pagine. Ricordo all’autore che il mondo non è fatto solamente di maschioni pelosi, ma anche di dame e tizie di vario tipo, si possono inserire in un libro fantasy, non è peccato e non fa male alla narrazione, anzi.

Punto 5 La trama:

Non racconterò molto in questa sezione, perché? Bè, perché servirebbe solo ad anticipare la lettura e non ad evidenziare particolari buchi, si perché non ho trovato grossi buchi logici, qualche cosina me la sono domandata, è vero, ma nulla di trascendentale. Quindi se volete sapere qualcosa di più sulla suddetta trama cercatela da un'altra parte, o sulla quarta copertina, il mio consiglio è di leggerlo, qualche ora piacevole ve la farà passare, magari non spasimerete per il seguito, ma non credo vi farà schifo. Di certo gli sbudellamenti sono tanti e l’amore è una barzelletta.

Machete!!! lui si che se ne intendeva di Sbudellamenti!!!



Detto questo qualche parola dovrò pur spenderla e quindi vi dico, si, la narrazione è ben condotta, si, non è la trama più originale del mondo ma non è del tutto scontata e si, ci sono degli elementi abbastanza innovativi e difficili da trovare assieme che in questo libro si ritrovano. Non male.

Punto 6 opinioni personali:

Il volume è scorrevole, nel primo centinaio di pagine magari non cattura alla follia ma si fa leggere, dopo il ritmo diventa più incalzante e si inseriscono i primi elementi di novità che tolgono banalità alla storia e fanno venire voglia di leggerla. Ecco, potrà sembrare strano detto da un puritano come il sottoscritto, ma ho agognato un po’ di novità.

Suppongo che (e per questo piango) gli elfi abbiano fatto il loro tempo (soprattutto quelle porcate da D&D) che i guerrieri copia di Aragorn siano solo delle pallide copie che fanno pisciare il cazzo e che non basta dare ad un tizio tutti i poteri che ti saltano in mente per farne un eroe completo (Eragon). Col tempo ci si stufa. Occorre qualcosa di nuovo. E no, non sto dicendo che basta togliere la magia per dare qualcosa di nuovo, si ottiene solo un romanzo storico ambientato in un mondo come il nostro ma che non è il nostro. Occorre uscire dai soliti stereotipi. Almeno tentare. Bene, qui abbiamo (parere mio come non mai) un bel esempio della nuova tendenza, e cioè quella della “Narrazione cruda” dove si parla di avvenimenti di pessimo gusto (omicidi, stupri, villaggi bruciati, onore a fare in culo ecc) che al momento va per la maggiore. Questa non è innovazione, è copia di Martin. Anche perché nel “Principe dei fulmini” si calca così tanto la mano sulla brutalità presente ad ogni angolo che dopo qualche pagini ci si abitua e non sembra tutta sta crudeltà, anzi, pare quasi una versione umoristica, per esempio (allerta, anticipazioni) quando re Olidan (allerta anticipazioni) pugnala Jorg non ho pensato che fosse un atto scabroso, praticamente tutti si pugnalano, accoltellano uccidono, cazzo, lo fanno così spesso che diventa irreale. Non ammazzi uno che ha combattuto al tuo fianco per anni, non lo fai, non lo puoi fare, anche se sei il mostro peggiore che c’è sulla terra, non lo farai mai, soprattutto non perché ti gira! Ma oltre a questo c’è anche del nuovo, l’idea del post atomico non è nuova, lo so bene, ma è carino ritrovarsela, e poi i negromanti non sono fatti male, quello strano mix di cultura classica aiuta, insomma, questo è bastato a farmi dire “guarda un po’ qui cosa c’è!” sa di nuovo, di non visto (non troppo almeno) e rende la lettura più piacevole (nonostante odi la narrazione in prima persona nei Fantasy).



Tu! tu fottuto Elfo D&D!!! Tu hai rovinato il buon nome
della più rinomata razza Fantasy!!!

Ed ora, finiamola con le stronzate ed iniziamo il rigurgitante elenco!

                Sottopunto 1 del punto 6 il positivo:

1 lettura spedita: si legge in fretta, con rapidità;

2 bella trama: la trama non è male, non è troppo scontata;

3 buona direzione di narrazione: la narrazione è ben diretta, l’intreccio tra passato e futuro è condotto con dovizia e mai noioso o scontato;

4 cattiveria: c’è la cattiveria, questo non è un mondo di buoni;

5 oscuro: non c’è un oscuro sire da combattere;

6 eroe: l’eroe … bè, l’eroe è più adatto a fare l’oscuro signore che l’eroe, seriamente, anche le mire sono simili;

7 innovazione: ci sono elementi di novità, alcuni già visti, ma il tutto ben amalgamato;

8 armi: ci sono armi tamarre ma nel modo giusto, non troppo, e questo non è male;

                Sottopunto 2 del punto 6 il negativo:

1 cattiveria: ok, la cattiveria ci va, ma qui stiamo andando nell’irreale;

2 narrazione: la narrazione in prima persona la odio, ma a qualcuno piace quindi potrebbe anche essere un punto a favore.

3 punto di vista: per forza di cose il punto di vista è sempre quello del protagonista, e ciò e palloso (opinione mia intendiamoci)

4 personaggi monodimensionali: i personaggi sono monodimensionali, tranne il protagonista ed un altro paio sembrano delle semplici comparse di cartapesta.

5 sparategli!!!: leggere di uno che urla “Sparategli!!!” rivolgendosi a degli armigeri con balestra in mano è brutto, ci può stare per la particolare situazione storica del libro, ma è brutto.

Comandante: Spara!!!!
Balestriere: Hei, io sono un balestriere ... non sparo mica ...
Comandante: Cazzo me ne frega? lancia quella freccia ed andiamo avanti col libro!


Punto 7 opinioni personali:

Devo ammettere che quando presi questo libro in mano per la prima vola supposi fosse un enorme cazzata. Ma ora devo ricredermi, si fa leggere, non ci sono buchi nella trama, sono presenti elementi di innovazione ed anche se la cattiveria ed il cinismo portano a rendere quasi ridicole certe frasi, bè, non è male, consigliato se via piacciono le storie di budella e cinismo.

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